Fialho de Almeida
Giornalista e narratore vigoroso, descrisse nei suoi volumi di racconti (''La città del vizio'', A Cidade do Vicio, 1882: ''Lisbona Galante'', Lisboa Galante, 1890; ''Il paese dell'uva'', O País das Uvas, 1893) e in prose satiriche e di critica letteraria (''Pasquinate'', Pasquinadas. 1890; ''I Gatti'', Os Gatos, 1889-1894) la degradazione tanto di classi diseredate che colte, con gusto d'aristocratico bohémien di vasta autonomia di pensiero e di linguaggio. Su medesimo terreno di scelta, di realismo antiborghese, la contrapposizione d'Almeida è tuttavia netta, ai frutti del lavoro di Eça de Queiroz; ne è prova eloquente la straordinaria stroncatura -intelligente ma invero più graffiante che veridica- che, in illo tempore su Os Gatos, Almeida imbastisce contro Os Maias; censura affidata a una prosa coltivata di reagenti satirico-morali con esito di spregiudicatezza propria del bohémien feroce oseur, avverso tanto all'intellettualismo dei dominanti nuovi circoli culturali di fine '800 in Lisbona, ove da giovane vive e lavora, quanto a gli esiti che gli appaiono dirigere, per largo consenso borghese, questo microcosmo della Capitale -allora di recente internazionalizzato verso ostinata ricerca, nei ceti dirigenti, del mero superfluo-, a sviluppi d'irrimediabile decadenza materialistica.
L'estethos di Fialho -rilevano Saraiva e Lopes- è vocazione a sfumare i toni fino a suggerire ulteriori realtà, o verità, lasciate inespresse -sollecitazione, al culmine della formazione dell'Autore, che gli emerge dopo attenta meditazione dei saggi del coetaneo Paul Bourget. Saraiva e Lopes hanno in particolare sottolineato di Fialho la straordinaria purezza delle sue capacità percettivo-intuitive di contenuti ulteriori l'apparenza sensibile: "La migliore e più nota espressione di ciò avviene nel racconto I Falciatori, ove l'Autore rende, per via d'elevata introspezione e con sinestesie, i sentimenti dei mietitori alentejani riarsi dal sole -in codeste pagine è messo a fuoco non il mero dramma del lavoro bracciantile, v'è l'esplorazione dei confini superiori di ben definite percezioni per qualità e intensità prossime al deliquio. Le qualità introspettive e come divinatorie di Fialho lo rendono il miglior cronista nel suo tempo della vita notturna di Lisbona, meritevole di stare al rango di Cesario Verde; mirabile paesaggista di Alentejo e Galizia; precursore, allato descrittivo paesaggistico, di Teixeira Gomes e Raul Brandao. Raul Brandao riconoscerà in Fialho il proprio precursore diretto a intento cognitivo del dolore altrui: in primis quello d'umiliati e offesi, secondo la ben nota accezione dostoievskiana"
OPERE: * 1881 - ''Contos'' * 1882 - ''A Cidade do Vício'' * 1889-1894 - ''Os Gatos'' * 1990 - ''Pasquinadas'' * 1890 - ''Lisboa Galante'' * 1892 - ''Vida Irônica'' * 1893 - ''O País das Uvas'' * 1900 - ''A Esquina'' * 1910 - ''Barbear, Pentear'' da Wikipedia
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18di Fialho de almeidaAltri autori: “...selecção do textos e introdução Fialho de Almeida...”
Pubblicazione 1984
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